Effimera propone un programma che include grandi opere classiche e testi contemporanei, con la volontà di continuare ad affermarsi come hub teatrale innovativo e inclusivo, con una visione ampia e consapevole che vede nel teatro un’importante risorsa sociale e culturale.
L’offerta teatrale si espande su diversi percorsi progettuali, con una programmazione pensata per valorizzare il grande Teatro e sostenere nuovi linguaggi scenici.
Al grande Teatro, con spettacoli diretti dal Maestro Gabriele Lavia, vengono affiancatiprogetti scelti, mirati e fortemente voluti, che ampliano il ventaglio dell’offerta.
Cerchiamo di fare teatro promuovendo la parità di genere, offrendo spazi e opportunità alle artiste e favorendo le opportunità di impiego per l’occupazione femminile, sostenendo il talento, la creatività e la professionalità delle donne nel settore artistico.
Ci rivolgiamo alla drammaturgia di ricerca, per avvicinare i giovani ai grandi poemi epici attraverso il teatro.
Con spettacoli che intrecciano letteratura e teatro continuiamo un percorso teatrale volto a sensibilizzare il pubblico sulla violenza contro le donne, sulla rappresentazione della donna nella società e sulle questioni di genere.
Cerchiamo di dare opportunità concrete di lavoro e di crescita alle nuove generazioni di artisti, offrendo spazio alla creatività. Effimera produce spettacoli di giovani registi, favorendo la crescita di nuovi talenti capaci di portare in teatro un pubblico giovane, conoscendone i gusti, le tendenze, i linguaggi creativi ed espressivi.
Promuoviamo un dialogo attivo con gli spettatori anche attraverso incontri ad hoc nei teatri delle città toccate dalla tournée, per approfondire le tematiche degli spettacoli, creare un rapporto diretto tra artisti e pubblico e rafforzare il senso di comunità attorno al teatro.
Nel 2017 la casa editrice Piemme ha pubblicato il libro: “Se vuoi essere contemporaneo leggi i classici” scritto da Gabriele Lavia e rivolto proprio ai giovani intorno alla necessità che si ha, anche oggi, della lettura dei classici e di come questa lettura possa salvarci dalla mediocrità esistenziale, dall’asfissia mentale, dal degrado civile.
Nel suo secondo libro: un saggio dal titolo “Fare corpo fare anima”
Gabriele Lavia parla del mestiere dell’attore e di come avvicinarsi ad esso e praticarlo, in un insieme di riflessioni basate sull’ esperienza di un artista che ha alle spalle più di cento regie e che come attore ha avuto la fortuna di interpretare i personaggi più importanti della drammaturgia mondiale. Molto utile per le nuove generazioni di teatranti.